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BERGAMO

A dicembre negli Uffici immigrazione di Prefetture e Questure di tutto il Paese scadono i contratti dei lavoratori a tempo determinato. Gli interinali, invece, sono già a casa

PER I PRECARI DEL MINISTERO DELL’INTERNO TEMPI SEMPRE PIÙ STRETTI.
VENERDÌ PROSSIMO A BERGAMO IL VOLANTINAGGIO UNITARIO IN VIA TASSO

Bergamo, martedì 26 ottobre 2010

Continua la mobilitazione che da molti mesi, con iniziative unitarie e non, tenta di risolvere la difficile situazione che vivono i 650 precari del Ministero dell’Interno (19 a Bergamo) al lavoro da anni con contratti a tempo determinato negli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle Prefetture e negli Uffici Immigrazione delle Questure di tutt’Italia.

Il loro contratto è in scadenza il 31 dicembre prossimo e di rinnovo ancora non si parla, mettendo a rischio il funzionamento dei servizi in tutto il territorio nazionale. Ad essi si aggiungono altri 650 lavoratori (di cui un’altra ventina a Bergamo), questa volta interinali con contratti in somministrazione, assunti per occuparsi delle pratiche di regolarizzazione. Tra fine luglio e fine agosto è scaduto il loro incarico semestrale, dunque si trovano già a casa.

Dopo presidi, assemblee e lettere inviate a politici ed istituzioni (l’ultima, unitaria, inviata al Ministro Roberto Maroni il 14 ottobre scorso – in allegato), venerdì prossimo, 29 ottobre, sarà il giorno del volantinaggio che a Bergamo si svolgerà di fronte al palazzo della Prefettura in via Tasso (dalle ore 11 alle 12.30). Per quel giorno, poi, è già stato chiesto un incontro al Prefetto di Bergamo, Camillo Andreana. L’iniziativa, questa volta, è organizzata da CGIL, CISL e UIL di Bergamo, dai tre sindacati di categoria FP-CGIL, CISL-FP e UIL-PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e dai sindacati degli atipici, NIDIL-CGIL, FELSA-CISL e CPO-UIL.

In ogni occasione le organizzazioni sindacali non hanno smesso di puntare il dito contro la situazione di lavoratori prima interinali, poi assunti a tempo determinato, alcuni anche per 6 o addirittura 8 anni consecutivi, per svolgere sempre le stesse mansioni, ed ora con la prospettiva di perdere posto e professionalità. A Bergamo i diciannove lavoratori a tempo determinato sono per la maggior parte in una situazione di precariato, appunto, da oltre sei anni malgrado ricoprano mansioni strutturali, tutt’altro che stagionali. Si tratta di lavoratori assunti con un concorso pubblico per tre anni a decorrere dal 1° gennaio 2008. Le norme in vigore e i tagli apportati dal Governo al personale delle pubbliche amministrazioni non permetteranno la loro stabilizzazione, con la conseguente paralisi delle attività di regolarizzazione dei cittadini stranieri.

A fine luglio a Camera dei Deputati ha votato all’unanimità una mozione dal titolo “Proroga di dodici mesi dei Contratti di lavoro dei 650 precari a tempo determinato del Ministero dell’Interno”. Da allora ad oggi, però, il Governo non è intervenuto per sanare la situazione. Nei mesi scorsi sulla stampa locale erano comparse le preoccupazioni per la vicenda da parte di Gennaro Terrusi, viceprefetto di Bergamo, e dei sindacati di polizia.

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