Frontalieri: “Non sono merce di scambio nei rapporti con l’Italia”

 

Frontalierato da San Marino verso l’Italia: “Porrà problematiche inedite e complesse che vanno affrontate fin d’ora.”

Rilanciata la collaborazione tra CSdL e CGIL sulle tematiche del lavoro frontaliero. Appello alle autorità di San Marino e Italia a riprendere il dialogo per cercare soluzioni al contenzioso aperto e garantire i necessari diritti ai lavoratori dei due paesi

29 luglio 2010 - Tenere sempre alta l’attenzione sulle problematiche dei 6mila lavoratori frontalieri occupati a San Marino, e iniziare ad affrontare il fenomeno del frontalierato alla rovescia, ossia dei sammarinesi che andranno a lavorare in Italia. È con questo presupposto che CSdL e CGIL, nella conferenza stampa di questa mattina, hanno presentato l’iniziativa pubblica organizzata congiuntamente per il pomeriggio sempre di oggi sul lavoro frontaliero.

Alla conferenza stampa sono intervenuti per la CSdL il Segretario Generale Giuliano Tamagnini e il Vice Segretario Gilberto Piermattei. Per la CGIL Andrea Amaro, Vice Segretario del Consiglio Generale degli italiani all’estero; Claudio Pozzetti, Coordinatore nazionale dei lavoratori frontalieri; Graziano Urbinati, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Rimini; Lora Parmiani, della Segreteria CGIL Rimini.

Prima di passare al merito delle tematiche, CSdL e CGIL hanno espresso rammarico per l’impossibilità ad essere presenti dei tre parlamentari italiani del PD, che avevano aderito all’iniziativa, ma che hanno dovuto trattenersi a Roma per partecipare alle sedute di Camera e Senato. Si tratta del Senatore Claudio Micheloni, del Deputato Massimo Vannucci, della Deputata Elisa Marchioni, che ha inviato un suo messaggio di vicinanza e sostegno ai diritti dei frontalieri.

Frontalieri dall’Italia a San Marino - Le gravi difficoltà nei rapporti italo - sammarinesi, oltre agli effetti della crisi economica, rischiano di ripercuotersi negativamente sui circa 6mila lavoratori frontalieri occupati a San Marino. Sui frontalieri già grava da anni il problema fiscale. Ancora infatti non si è raggiunta quella legge ordinaria del Parlamento italiano, rivendicato con forza dai sindacati riuniti nel CSIR San Marino-Emilia Romagna-Marche, che deve fissare con equità e certezza il trattamento fiscale dei frontalieri, sottraendolo alla discrezionalità delle annuali leggi finanziarie, provvedendo anche ad alzare la franchigia, ancora ferma al 2003. Sul diritto alla stabilizzazione, è stato ricordato nella conferenza stampa, negli ultimi anni a San Marino si sono fatti importanti progressi a livello contrattuale, realizzando il passaggio al tempo indeterminato dopo sette anni di lavoro continuativo.

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