CGIL VARESE
“NON AUTOSUFFICIENZA IN ITALIA : ECCO I DATI”
Le stime sul numero dei non autosufficienti in Italia, che sono state rese note lo scorso 3 novembre durante un convegno organizzato a Bologna dal “Network non autosufficienza (Nna)”, parlano di 2 milioni e 240 mila persone.
Come SPI CGIL vogliamo rimarcare che questi dati riguardano in prevalenza anziani e persone con disabilità e ribadiamo che i tagli allo stato sociale previsti dal governo Berlusconi, sommati alla crisi economica che colpisce il nostro Paese, aggrava la già pesante situazione degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie.
Il forum di Bologna evidenzia inoltre che l’indennità di accompagnamento versata dall’INPS è divenuta il principale sostegno per molte famiglie e che il numero delle persone interessate è raddoppiato nel giro di dieci anni.
Infatti, solo nel 2002 le risorse per l’indennità di accompagnamento erano stimate in 7,5 miliardi di euro e nel 2010 l’INPS ha preventivato una spesa di 12,5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è cresciuta la copertura dal 1,9% al 3,3%; sono diminuite le ore di assistenza (da 26 a 22) e nel 68% dei casi le prestazioni sono di tipo infiermeristico.
Si evidenzia inoltre un peggioramento della qualità dei servizi che riguarda le strutture residenziali perchè le famiglie sono sempre più in difficoltà a pagare le rette delle case di riposo (in media 1.500 euro al mese) e perché il governo ha operato pesanti tagli allo stato sociale e alle politiche del welfare.
Inoltre l’Italia è fanalino di coda nelle classifiche europee:
· terzultima per posti letto per gli anziani
· una dei pochi Paesi a non disporre di un piano contro la povertà
· tra gli ultimi per quanto riguarda lo stato dei servizi per la non autosufficienza (sia residenziali sia domiciliari)
Ciò dimostra che il sistema resta in piedi grazie all’indennità di accompagnamento e al ricorso alle “badanti”. Come SPI CGIL abbiamo sempre denunciato che l’indennità di accompagnamento è una politica nascosta di contrasto alla povertà che il governo si guarda bene dal mettere in evidenza. Inoltre, la cosa più grave è che 480 euro non bastano certo alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie per far fronte ai problemi che sono costretti ad affrontare.
Per questa ragione, a livello nazionale così come nella nostra provincia, il sindacato dei pensionati si batte per ottenere risorse aggiuntive per la non autosufficienza e una rete orientamento e informazioni per aiutare le famiglie colpite da questo problema.
Proprio per questo dobbiamo potenziare il nostro impegno per un confronto tra sindacato e governo per ottenere una legge per la non autosufficienza e le risorse adeguate.
Umberto Colombo della Segreteria SPI CGIL Varese