CGIL BERGAMO
25mila lavoratori interessati in bergamasca, 1 milione e duecentomila in tutt’Italia
RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALE DELL'EDILIZIA.
FRA ANCE, FENEAL, FILCA E FILLEA, LA FIRMA NELLA NOTTE SCORSA
Chiari, FILLEA di Bergamo, a Roma per la trattativa: “Accordo unitario, importante in una fase così grave di crisi del settore”
Bergamo, martedì 20 aprile 2010
La firma è arrivata la scorsa notte a Roma, sancendo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle imprese edili dell'industria. Attesa da un milione e duecentomila lavoratori edili in tutt’italia e da circa venticinquemila in bergamasca, l’intesa è stata siglata da FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL e ANCE e avrà durata triennale sia per la parte normativa che per quella economica.
L’incremento del salario è di 118 euro per gli operai specializzati (cioè per i lavoratori inquadrati al terzo livello; l’aumento sarà suddiviso in 3 soluzioni: 39 euro dal 1° aprile 2010, 39 euro dal 1° gennaio 2011 e 40 euro dal 1° gennaio 2012). Durante la trattativa non si è discusso, però, solo di aumenti salariali: sul tavolo, i temi relativi al protocollo RLST (Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza Territoriali), la gestione delle ferie, il lavoro a tempo parziale, la banca dati per la regolarità contributiva, l'istituzione della Borsa Lavoro dell'industria delle costruzioni, l'Avviso Comune su contribuzione ed integrazione degli ammortizzatori sociali nel settore edile, il diritto allo studio, l'intervento delle parti sociali nazionali per la razionalizzazione della gestione degli enti paritetici nazionali e territoriali, la formazione, la sicurezza sul lavoro.
“Abbiamo raggiunto un rinnovo unitario, per noi importante in una fase di crisi pesante del settore” ha detto poco fa da Angelo Chiari,
segretario generale provinciale della FILLEA-CGIL di Bergamo, che ha partecipato alla trattativa a Roma. “Pensiamo, con questo rinnovo e coi suoi contenuti, di offrire una risposta seria e responsabile ai lavoratori, che hanno bisogno di veder crescere i propri salari senza perdere diritti. Certo, noi ci siamo assunti le nostre responsabilità. Lo stesso chiediamo che faccia il Governo che ancora non ha reso concreti gli impegni assunti durante gli Stati generali delle Costruzioni, quasi un anno fa, su temi come l'estensione degli ammortizzatori sociali, l’avvio di un piano di spesa per le grandi infrastrutture e l’ideazione di un sistema di selezione delle imprese che premi quelle virtuose e l'incremento dei controlli contro il lavoro nero. Su quest’ultimo punto, in particolare, il rinnovo della notte scorsa prevede importanti novità per contrastare l'abuso del part-time e per migliorare le banche dati per la gestione del DURC e per l'attivazione del DURC per congruità. In generale il risultato raggiunto è superiore rispetto all’indice Ipca (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell'Unione) depurato, contenuto dentro l’accordo separato di CISL, UIL e Governo e salvaguarda il potere d’acquisto dei lavoratori. Viene incrementata, poi, la contrattazione di secondo livello provinciale, esigibile per tutti, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa: c’era, infatti, in atto un tentativo da parte di ANCE di depotenziare l’istituto della contrattazione territoriale di secondo livello, tentativo sventato. Infine, è stato accentuato il ruolo degli enti bilaterali del settore edile nella contrattazione territoriale e negli istituti integrativi”.