FUNZIONE PUBBLICA

A rincorrere la Lega si rischia di cancellare regole e tutele per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato!

“Non si preannuncia niente di buono dagli Stati generali della CISL di Pontida della prossima settimana, se il Segretario Generale della Confederazione lombarda, anziché indicare una strada possibile e credibile (magari da percorrere unitariamente, come chiedono le lavoratrici e i lavoratori) per superare i contenuti della pesante manovra economica del governo, lancia la parola d’ordine del federalismo contrattuale”.

È quanto dichiara Florindo Oliverio, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Lombardia, che continua: “su queste basi non v’è dubbio che la CISL strizza l’occhio alla Lega – a proposito di autonomia! –, ma lo fa allontanandosi ancor più dal sentimento degli stessi lavoratori che vuole rappresentare”.

E aggiunge: “La strada dei contratti regionali, infatti, oltre a essere impercorribile perché mina alle fondamenta il valore universalistico del contratto nazionale di lavoro, è oggi davvero incredibile!

Incredibile perché la manovra del governo non solo taglia i contratti pubblici ma anche le risorse a Regioni ed Enti locali (ricordi, la CISL, la protesta degli stessi sindaci leghisti di qualche settimana fa a Milano).

Incredibile perché cade nel momento in cui si cerca di smantellare i principi fondamentali del diritto del lavoro, in particolare quelli sulle tutele individuali dei lavoratori (e la richiesta di modifica dell’art. 41 della Costituzione è solo l’atto più eloquente in tal senso).

Incredibile perché proprio in Lombardia, da anni, le categorie del pubblico impiego, unitariamente, si misurano con richieste di esternalizzazioni e privatizzazioni dei servizi che non hanno portato alla riduzione dei diritti e dei trattamenti economici per i dipendenti pubblici solo grazie al contratto nazionale”.

In queste ore si moltiplicano le prese di posizione, anche unitarie, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici contro la manovra economica del governo – fa sapere il sindacato di categoria della CGIL – una manovra dura e iniqua che, attraverso l’attacco ai lavoratori pubblici, in realtà porterà alla chiusura dei servizi ai cittadini in tutto il paese.

“La posizione della CISL diventa poi insostenibile quando giustifica la richiesta di contratti regionali in Lombardia in ragione della presenza qui di lavoratori virtuosi, responsabili ed efficienti, come a voler sostenere che tali caratteristiche non riguarderebbero i lavoratori di altre regioni”.

“Occorre sostenere e far crescere, anche con le altre forze sindacali, la mobilitazione contro questa manovra – conclude Oliverio – anziché inseguire suggestioni inconcludenti”.

Milano, 7 giugno 2010
 

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