Dopo la sospensione delle relazioni coi metalmeccanici CGIL da parte dell’azienda

SAME, OGGI DA CGIL E FIOM PROVINCIALI

UNA LETTERA INDIRIZZATA A CONFINDUSTRIA DI BERGAMO

Il sindacato: “Ingerenza inaccettabile”

Bergamo, venerdì 22 ottobre 2010

La CGIL e la FIOM-CGIL hanno risposto oggi, con una lettera congiunta recapitata nella sede di Confindustria a Bergamo, a quanto contenuto in due lettere ricevute dall’associazione degli industriali per conto della loro associata Same. Lo hanno fatto definendo “inaccettabile” l’ingerenza degli industriali.

Il 15 ottobre Confindustria aveva, infatti, annunciato per iscritto al sindacato che “è da ritenersi sospeso il negoziato sul rinnovo del Premio di Risultato aziendale ed ogni altro confronto sindacale con FIOM”. La lettera conteneva l’invito “a verificare la partecipazione a tali azioni (quelle di Treviglio del 30 settembre scorso, ndr) dei referenti sindacali Same Deutz Fahr Italia spa”.

 

“Con riferimento alle Vostre lettere del 15 e 18 ottobre, la CGIL e la FIOM-CGIL di Bergamo ritengono gravi le considerazioni esposte da parte Vostra a nome e per conto di Same Deutz Fahr Italia spa” è il testo inviato oggi a Confindustria. “Consideriamo un’ingerenza inaccettabile quanto da Voi dichiarato in merito ai fatti di Treviglio soprattutto quando le Vostre dichiarazioni prevaricano le regole interne della nostra Organizzazione.

Per questo motivo non comprendiamo la decisione di Same di interrompere le relazioni sindacali con i nostri referenti e rappresentanti della RSU FIOM-CGIL.

Chiediamo, quindi, di ripristinare le relazioni sindacali con la FIOM-CGIL di Bergamo e con le RSU presenti in azienda e Vi informiamo che, in mancanza di ciò, opereremo in ogni modo e sede al fine di tutelare la nostra Organizzazione e i nostri iscritti”.

“Nei prossimi giorni lavorerò per convincere Confindustria e Same del fatto che la strada intrapresa, cioè quella di interrompere le relazioni, non solo è sbagliata, ma è controproducente” ha detto poco fa Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL. “Non c’è bisogno di drammatizzare ancora di più una situazione già tesa per conto suo. Il mio invito è quello di proseguire nel dialogo, di trovare tutte le ragioni per portarlo avanti e non per interromperlo”.

“La FIOM-CGIL all’interno di Same costituisce una presenza importante, derivata dal voto dei lavoratori, che in grandissima maggioranza hanno scelto i nostri delegati per essere rappresentati” ha aggiunto Eugenio Borella, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “Pertanto, interrompere le relazioni sindacali con noi e con i nostri delegati di fatto è un atto grave non solo contro la nostra Organizzazione, contro la nostra RSU, ma anche contro tutti i lavoratori Same”.

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