CGIL BERGAMO

Gli accordi aziendali firmati anche dalla FIOM in bergamasca

LA NOTA DEI METAMECCANICI CGIL DI BERGAMO SUI DATI DIFFUSI OGGI DALLA FIM-CISL

Bergamo, mercoledì 6 ottobre 2010

Di seguito la nota della FIOM-CGIL di Bergamo in merito ai dati diffusi oggi dalla FIM-CISL attraverso la stampa locale sugli accordi sottoscritti in provincia di Bergamo anche dalla FIOM–CGIL:

“È del tutto evidente che gli accordi citati non hanno nulla a che vedere con l’accordo sulle deroghe sottoscritto da FIM e UILM con Federmeccanica a livello nazionale: in questo secondo caso, infatti, le deroghe, esigibili da parte delle aziende in crisi o che pensano a nuovi investimenti (praticamente tutte), permetteranno di ridurre il salario, i diritti e addirittura prevedono sanzioni per chi non le rispetta.

I contratti aziendali citati, invece, sono altra questione: riguardano nella maggior parte dei casi la gestione dei turni, nell’ambito della quale, a fronte di un maggior utilizzo degli impianti, i lavoratori possono ottenere un notevole aumento salariale. Oppure riguardano la riduzione di ore settimanali lavorate e in molti casi prevedono un aumento dell’occupazione a tempo indeterminato.

Gli esempi portati dalla FIM sulla stampa sono tutti orientati in questo senso, cioè inseriti all’interno di contratti aziendali. Questi contratti aziendali sono stati sottoscritti unitariamente, anche dalla FIOM–CGIL, dopo l’approvazione dei lavoratori.

Ora l’accordo nazionale sulle deroghe siglato da FIM e UILM, invece, è stato firmato senza alcun mandato. La FIM sa bene che quell’accordo ha contenuti diversi e va ben oltre quanto previsto dagli accordi aziendali citati e sa che esso cancellerà il Contratto nazionale così come l’abbiamo conquistato con le lotte e con la partecipazione attiva dei lavoratori fino al 2008.

È meglio, allora, dire la verità ai lavoratori, svolgere le assemblee, spiegare cosa effettivamente comporteranno le deroghe al Contratto nazionale e organizzare un referendum tra i lavoratori.

La FIOM-CGIL vuole che i lavoratori sappiano davvero cosa è stato sottoscritto. Per questo chiediamo alla FIM-CISL di convocare da subito le assemblee unitarie”.

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