COMUNICATO

INFORTUNIO IN CANTIERE (ORA SOTTO SEQUESTRO) UN’ALTRA CADUTA DALL’ALTO.

FILLEA-CGIL:“A 62 ANNI SUL TETTO SENZA DISPOSITIVI DI SICUREZZA:  A QUANDO UNA VERA CULTURA DEL LAVORO IN EDILIZIA?”

Bergamo, martedì 16 febbraio 2010

Un’altra caduta dall’alto, come davvero spesso capita nei cantieri. E, almeno da quanto appreso dall’ASL, intervenuta sul posto insieme ai Carabinieri, di nuovo nessun dispositivo di protezione. Un uomo di 62 anni, pensionato rientrato al lavoro e regolarmente assunto dall’impresa Azimut Case srl di Zogno, è caduto da un’altezza di 4 metri, mentre stava lavorando sul tetto di una casa a Ambriola, nel comune di Costa Serina. Sistemando i coppi sul tetto, sembra sia caduto dentro il lucernaio. Ora è in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Il cantiere, intanto, è stato posto sotto sequestro.

“A 62 anni questo lavoratore stava sul tetto senza protezioni” dice Antonello Simula della segreteria provinciale FILLEA-CGIL di Bergamo. “Davanti all’apparente (e ingannevole) semplicità del lavoro da svolgere, cioè sistemare qualche coppo, ancora oggi la cultura che si impara in edilizia purtroppo è quella del fare in fretta, senza protezioni, ‘perché tanto non si cade’. Eppure sono in tanti a cadere, malgrado tutti gli sforzi che facciamo, insieme agli enti paritetici e ai nostri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali, per cambiare i modi pensare e di agire dentro le imprese edili bergamasche”.

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