FAI – CISL - LECCO - FLAI –CGIL
Tel. 0341/275666 Fax 0341/275675 Tel. 0341/488228 Fax 0341/488279
e-mail fai.lecco@cisl.it e-mail flailecco@cgil.lombardia.it
FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI INDUSTRIE ALIMENTARI
VERTENZA VISMARA
COMUNICATO SINDACALE
A seguito dell’articolo apparso su organi di stampa locali il 22.06.2010, non possiamo non fare alcune precisazioni.
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai limite, ma in questo caso, l’azienda si è persino superata. Addossare alle lavoratrici e ai lavoratori le colpe di una eventuale Cassa Integrazione, se non fosse drammatico, sarebbe ridicolo.
L’azienda minaccia di mettere in strada centinaia di lavoratori con le loro famiglie, non perché sta attraversando un momento di difficoltà dovuto al mercato, ma perché … gli operai fanno sciopero per evitare che l’ azienda elimini ciò che è stato conquistato in termini di diritti sindacali nel corso degli anni.
Nessuno si diverte, soprattutto in questo periodo, a scioperare e ad avere qualche centinaio di euro in meno alla fine del mese. Eppure lo fanno, e in percentuali largamente superiori a quelle dichiarate dalla direzione, per manifestare il proprio malcontento nei confronti della posizione aziendale.
Riteniamo che l’azienda, al posto di intimidire i lavoratori minacciando il ricorso alla Cassa Integrazione, dovrebbe cercare di capire le motivazioni che ci portano a manifestare, di cogliere le varie opportunità che abbiamo posto sul tavolo di trattativa e di cercare insieme ai lavoratori un accordo che superi questa situazione di stallo.
L’azienda avrebbe potuto decine di volte fermare questa situazione – e lo potrebbe fare ancora - abbiamo dato – e continuiamo a dare - la disponibilità a sederci al tavolo e a discutere di tutto, solo non possiamo accettare di sentirci dire ogni volta: o fate come dico io o non se ne fa niente.
Invece l’azienda ha alzato pericolosamente il tiro, dichiarando che dal comportamento delle maestranze potrebbe dipendere non solo il ricorso alla Cassa Integrazione, ma addirittura il mantenimento degli impegni presi con l’Amministrazione Pubblica ai vari livelli per il trasferimento aziendale.
E che cos’altro è questo se non un’altra intimidazione, simile a quelle a cui ultimamente ci ha purtroppo abituati?
Se l’ azienda pensa di poter strumentalizzare la situazione, utilizzando i sacrifici e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori per rivendicare i loro diritti allo scopo di porre in discussione l’ Accordo di Programma in cui si è impegnata - che prevede tra l’altro il mantenimento dell’occupazione a fronte della vendita dell’area attuale - troverà la nostra più assoluta indisponibilità ed ogni responsabilità in questo senso sarebbe da ricondurre esclusivamente all’ azienda stessa. E’ bene dirlo subito, qualsiasi tentativo di coprire le inefficienze aziendali, i suoi comportamenti, la sua continua mancata disponibilità al dialogo, il suo atteggiamento nei confronti della rappresentanza sindacale, e di farli ricadere sulla forza lavoro, sarà contrastata con determinazione.
Riteniamo che sia giunta l’ora di superare questa situazione di stallo attraverso una vera discussione che non avvenga solo sugli organi di stampa o sulle bacheche aziendali ( ricordiamo che il signor Ferrarini non ha mai partecipato ad alcun incontro) ma che preveda un confronto serio e trasparente e che tenga conto delle necessità di tutte le parti rappresentate al tavolo di trattativa e non solo di quelle aziendali.
Noi siamo pronti per riprendere il dialogo, l’azienda ?
Lecco, 23 giugno 2010
RSU VISMARA FAI CISL LECCO FLAI CGIL