CGIL BERGAMO

I TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. Beretta, FILT-CGIL di Bergamo: “Effetti incompatibili con qualsiasi credibile ipotesi di mantenimento di un dignitoso livello di offerta del servizio”

Bergamo, martedì 7 dicembre 2010

Sui tagli al trasporto pubblico locale, che si teme possano essere imminenti, vi invio le riflessioni di Cesare Beretta, segretario generale della FILT-CGIL di Bergamo.

“È a rischio il mantenimento di un livello dignitoso del servizio: i dati finanziari ad oggi noti confermano che i tagli previsti per il Trasporto locale sono destinati a determinare effetti assolutamente incompatibili con un buon servizio. Stavolta, per di più, come mai in passato, risultano anche estremamente preoccupanti i rischi per la stessa tenuta dei livelli occupazionali del settore, peraltro privo di ammortizzatori sociali. Anche il maxi emendamento presentato dal governo il 10 novembre scorso non modifica sostanzialmente il quadro già definito nella manovra correttiva di finanza pubblica approvata a fine luglio dal parlamento.

In regione Lombardia, in conseguenza dei tagli derivanti dalla manovra estiva, si passa da uno stanziamento complessivo, per i servizi su gomma e ferro, di 1.175 milioni di euro a 928 milioni, pari a meno 247 milioni di euro. Le linee guida della Regione, per far quadrare i conti, sono: 51 milioni dall’efficientamento delle aziende, il che significa erogare lo stesso servizio spendendo il 3% in meno come costi di produzione (vale a dire che il personale viaggiante dovrebbe a parità di stipendio lavorare di più); razionalizzazione dei servizi pari a 98 milioni, di cui 20 sul ferro e 78 per la gomma, il che vuol dire taglio delle corse sul servizio urbano ed extraurbano, ridefinizione degli orari di lavoro e delle tabelle di marcia; aumenti tariffari di 98 milioni, pari ad un aumento medio del 25% dei biglietti. Ricordiamo che a Bergamo e provincia, nemmeno negli ultimi 10 anni, l’aumento medio del biglietto è cresciuto tanto!

E il rischio, come già detto, è anche occupazionale. Solo nel Gruppo Arriva sono stati individuati probabili esuberi strutturali di personale pari a 100-150 unità sul territorio lombardo,

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