COMUNICATO CGIL BERGAMO

LA DECISIONE DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI  PHOENIX, SCIOPERO OGGI E DOMANI

ACCORDO ANCORA LONTANO DOPO IL TRASFERIMENTO DALLA PROVINCIA DI BRESCIA A VERDELLO (BG)

Bergamo, mercoledì 13 gennaio 2010

Assemblea dei lavoratori, oggi, sulla vertenza Phoenix, l’azienda leader nella produzione di matrici ed attrezzature per l'estrusione dell'alluminio. L’intesa ancora non arriva, malgrado fosse attesa già il mese scorso. Disaccordo, infatti, resta su vari punti del testo da sottoscrivere.

I lavoratori riuniti questa mattina hanno proclamato, seduta stante, uno sciopero di 1 ora che si è già svolto nella giornata di oggi con un presidio davanti ai cancelli. Domani si replica per altre due ore su tutti i turni.

La vicenda è iniziata con la decisione (ormai realizzata) di trasferire i lavoratori dello stabilimento bresciano di Paderno Franciacorta a quello bergamasco di Verdello, dove l’organico è salito, così, a quasi 300 unità. La ricollocazione a Verdello di lavoratori in esubero nel bresciano aveva portato una certa preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento bergamasco. La soluzione che sembra profilarsi è la cassa integrazione a rotazione per 80 persone su 280 in organico.

“L'assemblea di oggi ha ritenuto inaccettabili i comportamenti avuti dall'azienda durante tutto il percorso della trattativa perché, oltre ad aver stravolto troppe volte le ipotesi di accordo da loro stessi formulate (sia in forma verbale che in forma scritta), ha lasciato aperti ancora numerosi problemi da risolvere nonostante la chiusura di Paderno” ha commentato Giovanna Roncelli della FIOM-CGIL di Bergamo.

Nell'ultima ipotesi presentata dall’azienda ai sindacati, infatti, si dice chiaramente che essa "non salvaguarderà tutti i posti di lavoro". Appare, inoltre, non assicurato l'anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria.

“La gestione della rotazione sarà in mano all'azienda e pertanto temiamo discriminazioni nei confronti di più lavoratori come del resto sta già avvenendo con la cassa ordinaria” continua Roncelli. “Per i lavoratori che non possono spostarsi non c'e nessuna dichiarazione a sostegno della loro situazione. Nulla si sa dell’incentivo all’esodo. Ciò che è chiaro ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali è che l'azienda vuole avere mano libera sugli 80 esuberi senza limiti e paletti. Non possiamo permettere che i lavoratori di Verdello e a maggior ragione quelli di Paderno, che già hanno subito il disagio della chiusura dell'azienda e del trasferimento a 50 km di distanza, siano in balia delle decisioni dell'azienda e che essa, oltre ai problemi che si creeranno nella gestione del lavoro, alimenti un caos emotivo tra i lavoratori. Invitiamo pertanto la Phoenix a rivedere le sue posizioni e a presentarsi come interlocutore credibile e affidabile affinché si possa arrivare ad un accordo che tenga conto anche delle posizioni dei lavoratori”.

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