BIANCHI VENDING DI ZINGONIA E LA RSU NON RICONOSCIUTA. ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO DI OGGI

Un centinaio di operai hanno incrociato le braccia

 

Bergamo, martedì 13 aprile 2010

 

Sui circa 120 operai (dei 200 dipendenti in organico), un centinaio ha incrociato le braccia, oggi, alla Bianchi Vending di Zingonia. Lo sciopero, di un’ora e mezza dalle 9 alle 10 e dalle 15 alle 15.30, è stato proclamato dalla FIOM-CGIL contro il mancato riconoscimento da parte dell’azienda della costituzione di una nuova RSU, decaduta quella vecchia. Nell’azienda metalmeccanica si assiste, quindi, ad una situazione per la quale i lavoratori sono “senza una rappresentanza sindacale interna”, dice la FIOM.

 

Le elezioni avevano registrato 110 preferenze per la lista della FIOM-CGIL e soli 22 voti per quella di FIM-CISL. “Per noi, quindi, la RSU deve essere composta dai nostri tre delegati e non da due nostri più uno CISL, seguendo un patto di solidarietà che noi, dopo la firma separata del Contratto Collettivo nazionale di lavoro da parte di FIM e UILM, consideriamo annullato ed inesistente” ha spiegato Mirco Rota, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “Ci dispiace che i lavoratori, per colpa dell’azienda e di Confindustria, debbano ricorrere allo sciopero per veder riconosciuti i risultati del loro voto libero e democratico e quindi la loro RSU. Non si capisce per quale motivo da parte della Bianchi e di Confindustria non si voglia prendere atto del voto al punto di rifiutarsi di applicare le regole unitarie sottoscritte da tutti, Confindustria compresa. Se l’azienda non riconoscerà i risultati continueranno le iniziative di mobilitazione, che oggi hanno avuto il sostegno di moltissimi lavoratori”.

 

 

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