CGIL BERGAMO

INDESIT, SULLA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE .
OGGI L’INCONTRO DEI SINDACATI IN COMUNE A BREMBATE DI SOPRA

La FIOM-CGIL: “Sull’area dello stabilimento si muovono appetiti che pregiudicano la continuità produttiva. Il Comune vigili e non ceda a proposte speculative”

Bergamo, lunedì 26 luglio 2010

Parla di “appetiti che pregiudicano la continuità produttiva” la FIOM-CGIL in merito alla variante approvata dal Comune di Brembate di Sopra per l’area su cui sorge lo stabilimento Indesit, quello che il colosso produttore di elettrodomestici, il 9 giugno scorso, ha annunciato di voler chiudere, mettendo a rischio 430 posti di lavoro più altri 300 dell’indotto.

Dopo il drammatico annuncio, a preoccupare ulteriormente i sindacati è stata, infatti, la variante n. 25 al Piano regolatore approvata a tempo di record il 17 giugno. In essa si parla di frazionamenti, di modifica di destinazione d’uso, di impegni da prendere da parte di soggetti terzi.

Il provvedimento è stato, questa mattina dalle ore 11.30, al centro di un incontro tra i rappresentanti di FIM, FIOM e UGL e gli amministratori del Comune di Brembate, il sindaco Diego Locatelli, il vice-sindaco Giacomo Rota e il segretario comunale Pietro Oliva.

“Ci siamo presentati a questo confronto con due consulenze molto critiche commissionate dalla FIOM-CGIL a due professionisti, un avvocato e un architetto” spiega Mirco Rota, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “La conclusione a cui, ciascuno nel proprio campo di competenze, essi arrivano è pressoché la stessa: cioè che si tratti di una delibera con elementi di illegittimità. Abbiamo fortemente voluto questo confronto con i rappresentanti del Comune visto che sin dall’inizio sia i tempi di approvazione che i contenuti della delibera di metà giugno ci avevano fatto sorgere molti dubbi. L’incontro di oggi con sindaco, vice-sindaco e segretario non è stato per nulla convincente: all’amministrazione di Brembate chiediamo, ancora una volta, interventi a sostegno dei lavoratori e di tenere una posizione chiara e netta a favore della continuità della produzione dello stabilimento. Il Comune vigili in questo momento delicato e non ceda a proposte speculative”

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