CGIL MANTOVA

La manovra del governo è da cambiare
“Discrimina e umilia i disabili”

Nel pieno della crisi il governo ha ripetutamente affermato che la crisi non era grave e poi che la crisi era finita e che il nostro Paese aveva i conti a posto ed era messo meglio degli altri; il governo con il Decreto-Legge recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, conferma di aver sbagliato completamente le previsioni, varando una manovra durissima, che non favorisce la crescita e la ripresa economica del Paese, non sostiene un piano per il lavoro e colpisce i lavoratori, i precari, i pensionati e i disabili.
Da qualche settimana è in atto una evidente “caccia al falso invalido”, a detta del Ministro Tremonti, “rappresenta uno strumento essenziale per le sorti dell’economia italiana”. Tutti noi ci chiediamo se tutto questo sia serio. La superficialità e la malafede di tali parole hanno conseguenze gravissime sull’atteggiamento culturale verso le persone con disabilità, e nel contempo, contribuiscono all’umiliazione che segna profondamente le persone con disabilità e le loro famiglie, dopo le parole del Ministro Tremonti: “Questo è un Paese che ha 2 milioni e 7 di invalidi, 2,7 milioni di invalidi pone la questione se un Paese così può essere ancora competitivo”. Non ci sono parole per commentare, riteniamo sbagliato e ingiusto indicare gli invalidi come il problema, discriminando una categoria intera; continuiamo a pensare che lo stato e in particolare gli organi preposti ai controlli, debbano intensificare le verifiche per smascherare i falsi invalidi, considerando questa una necessaria, normale e quotidiana attività. La Manovra interviene anche sulla percentuale minima di invalidità sufficiente per la concessione dell’assegno mensile di assistenza, si passa dal 74% all’85%, a partire dal primo giugno 2010. Il limite sarà applicato solamente alle nuove domande. Anche qui si colpiscono le persone meno tutelate, escluse dal mondo del lavoro e con un reddito bassissimo. Ad oggi l’assegno di assistenza è riconosciuto agli invalidi civili parziali (dal 74% al 99%), di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, i quali risultano inoccupati e con un limite reddituale annuale di euro 4.408,95. Da sottolineare che l’importo dell’assegno, ad oggi, è di soli 256,67 euro mensili, non certo dei ricchi facoltosi.
Il Decreto-Legge si occupa anche degli alunni con disabilità, stabilendo che
per l’anno scolastico 2010/2011 viene bloccato l’organico degli insegnanti di sostegno. Riteniamo questo gravissimo, perché è evidente che, a fronte di nuovi iscritti, occorrono più insegnati di sostegno, come stabilito anche da una recente sentenza dalla Corte Costituzionale, un intervento che aggrava la discriminazione in essere verso gli alunni e le alunne con disabilità, penalizzati dai tagli agli organici e dalle scarse risorse economiche per ausili e tecnologie avanzate necessari per l’apprendimento. Per tutte queste ragioni saremo impegnati per denunciare i provvedimenti ingiusti e sbagliati e per ottenere profondi cambiamenti nel corso della discussione parlamentare.

Mantova, 14 giugno 2010

Massimo Marchini Segretario generale CGIL
Pietro Morelli Presidente ANMIC Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili
Caterina Vallani Presidente UIC Unione Italiana Ciechi Ipovedenti
Giuseppina Nosè Presidente Associazione Oltre la Siepe
 

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