CGIL BERGAMO

 

In attesa del secondo figlio durante il periodo d’allattamento del primo

RILEVANTE SENTENZA VINTA DALLA FILCAMS-CGIL CONTRO L’INPS

Agazzi: “Vittoria di principio”. L’avvocato Baschenis: “Importante applicazione

del pieno diritto alla tutela della lavoratrice madre”

Bergamo, venerdì 21 maggio 2010

È una sentenza “la cui importanza trascende il singolo caso e costituisce un’importante applicazione del pieno diritto alla tutela della lavoratrice madre”: questo è stato il commento dell’avvocato Loredana Baschenis che per conto della FILCAMS-CGIL ha seguito la vicenda di una lavoratrice neomamma rimasta nuovamente incinta durante il periodo di allattamento del primo figlio. La donna, oggi trentacinquenne e residente a Seriate, lavorava per un’azienda anch’essa con sede a Seriate che opera nel settore della cosmesi professionale, con produzione e commercializzazione di articoli dedicati alla bellezza.

La vittoria per il sindacato è arrivata in sede di Corte d’Appello di Brescia qualche settimana fa e sancisce che l’indennità spettante per l’allattamento alla lavoratrice madre è da considerarsi in tutto e per tutto come retribuzione. “La lavoratrice che gode dei permessi per allattamento con indennità a carico dell’INPS ha diritto, in occasione di una seconda gravidanza intervenuta proprio nel periodo dell’allattamento, a vedere conteggiata l’indennità di maternità sull’intera retribuzione spettante” spiega l’avvocato.

L’INPS, invece, nel caso della lavoratrice tutelata dalla FILCAMS, aveva erogato l’indennità di maternità conteggiandola sulla retribuzione che la lavoratrice percepiva per le sei ore di lavoro giornaliero effettivo e non per le otto ore di lavoro che avrebbe dovuto prestare se non fosse stata in periodo di allattamento.

Proprio contro questo conteggio della retribuzione la lavoratrice aveva agito in giudizio. “Il Tribunale in primo grado aveva accolto la tesi INPS secondo la quale l’indennità erogata per i permessi in allattamento non poteva qualificarsi come retribuzione agli effetti della legge sulla tutela della maternità. Insieme abbiamo contestato questa decisione e la Corte d’Appello di Brescia, riformando la sentenza di primo grado, ha accertato che l’indennità per i periodi di allattamento costituisce retribuzione agli effetti di legge e, quindi, va conteggiata nella base di calcolo per il riconoscimento del trattamento di maternità”, conclude l’avvocato Baschenis.

La causa civile era stata avviata contro l’INPS e contro la società presso cui era impiegata la lavoratrice nel novembre del 2006 e una prima sentenza, sfavorevole, era stata pronunciata nel 2008 dal Tribunale di Bergamo. Il ricorso era stato depositato nel maggio 2009.

“Più che per il valore economico recuperato questa sentenza per noi della FILCAMS-CGIL ha il sapore di una vittoria di principio nei confronti di una lavoratrice madre” ha commentato Lorenzo Agazzi, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Bergamo. “Soprattutto in un settore, quello del commercio, dove le condizioni di lavoro per ritmi ed orari sono spesso difficili per le donne”.

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