VALBREM, I LAVORATORI BLOCCANO IL TRANSITO DI UN MACCHINARIO CHE L’AZIENDA STAVA PORTANDO IN POLONIA

Braccia incrociate, di nuovo, martedì 30 novembre con un presidio davanti alla fonderia dove a rischio sono tutti i 117 lavoratori

Bergamo, venerdì 26 novembre 2010

Era diretto in Polonia, è rimasto a Lenna il macchinario che i dirigenti della Valbrem avevano deciso di spostare: un presidio dei lavoratori da questa mattina alle 8.00 ha impedito la fuoriuscita del camion che lo trasportava e da cui, pochi minuti fa, è stato scaricato. Resterà nello stabilimento in Valle Brembana, almeno fino a martedì, giorno in cui è previsto un nuovo incontro in Confindustria a Bergamo fra sindacati e dirigenza della fonderia di Lenna e Presezzo dove in 117 rischiano il posto.

Ricordiamo, ancora una volta, che dopo la fine della cassa integrazione straordinaria e in vista della conclusione di quella in deroga, la multinazionale svizzera Ronal ha deciso di lasciare la provincia di Bergamo e ha avviato, per tutti, la procedura di mobilità.

Per allentare le tensioni di questa mattina sono intervenuti i Carabinieri, il Presidente Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni e, telefonicamente, anche l’assessore provinciale Enrico Zucchi.

“La Valbrem capisca che non cambieremo idea, che non accetteremo la chiusura dello stabilimento di Lenna. I lavoratori lo hanno dimostrato oggi nei fatti” ha detto poco fa Margherita Dozzi della segreteria provinciale della FIOM-CGIL di Bergamo. “Ci attendiamo che si presenti al tavolo martedì prossimo con elementi positivi su cui discutere. Quanto successo oggi, cioè il tentativo Valbrem di spostare un macchinario svuotando lo stabilimento, è gravissimo perché è in corso una trattativa istituzionale e sindacale con l’obiettivo di mantenere le produzione Valbrem nel territorio orobico”.

Dopo molte ore di sciopero già effettuate, altre 8 ore di astensione dal lavoro sono state proclamate per martedì prossimo, 30 novembre, giorno in cui è in programma il nuovo incontro fra le parti (alle ore 16). Per quella data è anche stato deciso di attuare un presidio davanti all’azienda dalle ore 8 del mattino.

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