CGIL BERGAMO
L’Ufficio Vertenze CGIL di Bergamo vince per la seconda volta, di nuovo alla Isonzo
IL TRIBUNALE DEL LAVORO BOCCIA UN ALTRO CONTRATTO CERTIFICATO DALLA “COMMISSIONE TIRABOSCHI”
Ilardo, CGIL: “Anche in questo secondo caso, non era lavoro a progetto, ma subordinato. Lo ripetiamo: se ci devono essere certificazioni, almeno siano serie”
Bergamo, lunedì 11 ottobre 2010
Stesso datore di lavoro, stesso esito in Tribunale, stessa Commissione di Certificazione del contratto, quella istituita presso l’Università di Modena e presieduta dal noto giuslavorista professor Michele Tiraboschi, consulente del Ministro Sacconi.
Quella arrivata oggi è quasi la sentenza-fotocopia della vittoria che l’Ufficio Vertenze CGIL di Bergamo aveva riportato il 20 maggio scorso nei confronti della Cooperativa Isonzo Multiservices di Azzano San Paolo. Cambiano, naturalmente, il lavoratore coinvolto e il giudice, ma anche questa volta il Tribunale ha riconosciuto l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato, laddove era invece stato stipulato (e certificato) un contratto a progetto.
Questa seconda vicenda riguarda Q. J. K. A., trentaseienne ghanese, che, come il suo collega e connazionale che ha vinto la causa di giugno, alla scadenza del suo contratto a progetto si era rivolto all’Ufficio Vertenze CGIL di Bergamo per chiedere tutela. Il ricorso era stato avviato l’8 luglio 2008. Q. J. K. A aveva lavorato part time per cinque mesi (dall’agosto 2008 al gennaio 2009) presso la Cooperativa Isonzo Multiservices di Azzano San Paolo, che poi non aveva rinnovato il contratto.
La mansione del lavoratore consisteva nel consegnare giornali alle edicole. Tutte le mattine fra le 3 e le 8 partiva con il furgone di proprietà della cooperativa per la consegna dei giornali e delle riviste in decine di punti vendita fra Dalmine e Villa d’Almè. Il via libera all’inquadramento a progetto del lavoratore era stato rilasciato dalla Commissione Tiraboschi il 19 dicembre 2008 (praticamente alla scadenza del contratto a progetto)
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Si ricorda che la certificazione, introdotta con la legge 30/2003 poi ripresa dalla legge 276/2003, è la procedura che consente di attestare la “veridicità” dei contratti atipici, legittimando il rispetto dei criteri di ricorso previsti dalla normativa.
Il Tribunale, con sentenza pronunciata il 7 ottobre scorso dal Giudice Sergio Cassia (resa disponibile in cancelleria oggi), condanna:
- Isonzo Multiservice a reintegrare nel posto di lavoro Q. J. K. A.;
- la stessa a corrispondere le retribuzioni maturate dal 6 gennaio 2009 al reintegro;
- la Isonzo Multiservice a pagare le differenze retributive con rivalutazione degli interessi;
- Isonzo Multiservice a rifondere le spese di lite.
“Per la seconda volta viene bocciata la certificazione di un contratto che a progetto proprio non era” spiega Carmelo Ilardo, responsabile dell’Ufficio Vertenze della CGIL di Bergamo che ha seguito la vertenza. “Anche in quest’occasione lo ripetiamo, i sostenitori del Collegato Lavoro ne prendano atto: se ci devono essere certificazioni, siano almeno serie. Questa sentenza arriva proprio nella settimana in cui è previsto l’ennesimo dibattito in merito alla riforma del processo del lavoro”.
A fine settembre, infatti, il Senato ha dato il via libera in sesta lettura al disegno di legge collegato sul lavoro. Il provvedimento è passato all’esame della Camera. Il testo era stato rinviato in Parlamento dal Capo dello Stato.
“Nonostante le modifiche apportate dal Senato, i punti critici di fondo sono rimasti” continua Ilardo. “I meccanismi di certificazione sono stati confermati senza alcuna modifica. Con grande soddisfazione, comunque, abbiamo appreso oggi la notizia di questa seconda bocciatura di una Commissione tra le più qualificate che è presieduta da un eminente professore, consulente del Ministero del Welfare. Siamo in attesa, ora, di altri due pronunciamenti relativi a contratti di lavoratori stipulati sempre da Isonzo Multiservice. Attendiamo anche la pronuncia prevista per febbraio rispetto al ricorso della Cooperativa presso la Corte d’Appello di Brescia”
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