CGIL BRIANZA

Sicurezza sul lavoro: la cgil Brianza chiede il ritiro dello spot del ministero
Il Direttivo approva all’unanimità un ordine del giorno

Inutile, dannosa e ingiusta. Con queste valutazioni il Direttivo della CGIL di Monza e Brianza, riunitosi giovedì 14 ottobre presso la Camera del Lavoro di Monza e Brianza, chiede il ritiro della campagna promozionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro realizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La richiesta è contenuta in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Direttivo, nel quale si condanna la campagna ministeriale intitolata “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”, poiché, si legge nel documento, “sottilmente colpevolizza il lavoratore come unico soggetto responsabile della sua vita e della sua sicurezza”.

“Lo spot –continua l’ordine del giorno- non dice nulla degli altri soggetti che devono garantire la sicurezza per legge, ossia i datori di lavoro e gli organi ispettivi. Del resto è chiedere troppo a un Governo che, con il decreto legislativo 106/2009, ha svuotato l’81/2008, depenalizzando molti reati imputati al datore di lavoro e ai preposti, dimezzato le sanzioni a dirigenti e preposti, tolto l’arresto in alcuni casi e sostituito da un’ammenda. Lo spot non accenna minimamente al fatto che i lavoratori sono sempre più ricattabili e non hanno possibilità di scegliere di fronte a un lavoro in nero, un lavoro precario, un lavoro a tempo determinato. I soldi spesi per la campagna dovrebbero essere utilizzati per dare più risorse agli organi ispettivi e aumentare i controlli. Bisognerebbe utilizzare questi soldi per incentivare nei luoghi di lavoro la formazione diffusa e generalizzata nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, per prevenire gli infortuni e garantire la sicurezza”.

Monza, 15 ottobre 2010