CGIL BERGAMO
LA MANOVRA ECONOMICA E I LAVORATORI DI SCUOLA E PUBBLICO IMPIEGO: LA PROTESTA A ROMA IL 12 GIUGNO
Da Bergamo i pullman per partecipare
Bergamo, giovedì 3 giugno 2010
A Roma per manifestare il loro dissenso insieme, in un’unica manifestazione che vedrà scendere per le strade della capitale i dipendenti pubblici della FP-CGIL e i lavoratori della scuola FLC-CGIL: succederà il 12 giugno nella giornata di mobilitazione nazionale che sarà conclusa da un intervento del segretario nazionale Guglielmo Epifani in Piazza del Popolo.
Per partecipare anche da Bergamo, le due sigle sindacali mettono a disposizione pullman (passaggio gratuito). Per informazioni e prenotazioni (partenza il 12 giugno alle ore 5.00 da piazzale Malpensata) telefonare a 035-3594141 (FLC) e 035-3594316 (FP).
“Dopo aver lungamente negato l’esistenza della crisi, il Governo approva una manovra destinata ad aumentare il tasso di ingiustizia sociale nel nostro Paese” hanno commentato oggi, annunciando la partecipazione da Bergamo, il segretario provinciale della FLC-CGIL Tobia Sertori e dal segretario provinciale della FP-CGIL Marco Brumana. “La CGIL non ha mai negato la necessità di una correzione dei conti pubblici, ma la caratteristica di questa manovra risulta inaccettabile ed offensiva per la gente che in questo Paese lavora e vive del proprio onesto guadagno con difficoltà crescente mentre altri si arricchiscono indebitamente e gratuitamente a scapito della collettività. Il peso della manovra viene a gravare principalmente sulle spalle dei lavoratori pubblici, sullo stato sociale, sulle pensioni e sui precari.
Dopo i tagli alla scuola e università pubbliche, con perdita di posti di lavoro di migliaia di lavoratori, la manovra agisce anche sui finanziamenti alle Regioni e Comuni. Questo comporterà una diminuzione dei servizi, un aumento dell’imposizione fiscale locale e la compartecipazione alla spesa dei servizi pubblici da parte dei cittadini.
Ai lavoratori del pubblico impiego si bloccano gli stipendi per quattro anni, si blocca il rinnovo del CCNL. Ai lavoratori della scuola si aggiunge anche un inaccettabile blocco degli scatti di anzianità che sommato al blocco degli stipendi porta una perdita secca del salario fino al 17%”.