FP CGIL MANTOVA - FP CGIL LOMBARDIA

comunicato stampa

“Bonus bebè”: esclusioni “illegittime” a Ceresara in provincia di Mantova

La strada scelta dall’Amministrazione Comunale di Ceresara, che recentemente ha rivisto le norme per l’erogazione del contributo del “bonus bebè” per la nascita del primo figlio, sembra essere quella di farsi pubblicità con la crudeltà e la discriminazione.

La decisione di escludere dal beneficio del “bonus bebè” le ragazze madri, le coppie non sposate e i cittadini extracomunitari viola palesemente le norme fondamentali della nostra Costituzione e costituisce un chiaro comportamento discriminatorio sanzionato dalle norme vigenti.

Non ha alcun fondamento, né alcun futuro. Contro delibere simili, assunte in altri comuni nella vicina provincia di Brescia, ci sono già stati ripetuti pronunciamenti da parte della magistratura, anche a seguito di ricorsi presentati dalla CGIL.

Riteniamo estremamente grave che una Pubblica Amministrazione, da presidio di legalità e tutela dei valori costituzionali di eguaglianza e solidarietà, si trasformi in soggetto che promuove la discriminazione, l’ingiustizia sociale e la violazione delle norme di legge.

I lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego, insieme alla Funzione pubblica CGIL, sono impegnati a garantire che Costituzione e norme di legge vengano rispettate da tutti, a partire dagli amministratori pubblici, e a impedire l’applicazione di atti e trattamenti iniqui e discriminatori.

Chiedono a questo scopo l’intervento immediato di tutti i soggetti istituzionali presenti sul territorio affinché intervengano sul Comune di Ceresara per far cessare e revocare i provvedimenti discriminatori da questo adottati.

3 maggio 2010

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