CGIL BERGAMO

ZINGONIA “BASTA COL GHETTO CHE NUOCE A TUTTI”.  I SINDACATI CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL PREFETTO DI BERGAMO

Bergamo, venerdì 12 marzo 2010

CGIL, CISL e UIL di Bergamo sono fortemente preoccupate della situazione che stanno vivendo centinaia di lavoratrici e lavoratori con le loro famiglie a Zingonia, alle prese ogni giorno col disagio e l’irregolarità di vivere in case (e accanto a case) che sono gestite senza un’adeguata amministrazione, col mancato pagamento della fornitura dell’acqua alla Bas da parte di alcuni e con la conseguente sospensione per tutti di un servizio pubblico vitale.

Siamo preoccupati perché da troppo tempo qui si vive una situazione da “ghetto” che viene da lontano, sin dalla pianificazione iniziale dell’area, mai stata organica, dove si è tenuto conto solo dei bisogni di chi costruiva per trarre profitto e non di quelli che ci sarebbero andati ad abitare, dagli operai meridionali prima a quelli stranieri oggi. Quella che doveva essere una “città nuova” è solo un “ghetto” con una “schizofrenia amministrativa, in cui i cinque Comuni su cui sorge l'area non sempre hanno agito mettendosi d'accordo tra loro”. Secondo CGIL, CISL e UIL è arrivata l’ora di affrontare con saggezza e lungimiranza il problema che un’area di questa natura provoca nel tessuto urbano e sociale della provincia.

Siamo preoccupati che nella zona l’ordine pubblico non sempre venga assicurato: le forze dell’ordine che presidiano l’area sembra siano impossibilitate ad agire efficacemente di fronte a reati contro cose e persone che nei palazzi e nelle vie circostanti si esercitano

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