CGIL BERGAMO

 

Da gennaio senza stipendio a Telgate

AUTOTRASPORTI BERTA, I LAVORATORI CONTINUANO LO SCIOPERO AD OLTRANZA

Beretta, FILT-CGIL: “Nessuno li vuole aiutare, ancora nessuna convocazione nemmeno in Prefettura”

 

 

Bergamo, martedì 11 maggio 2010

 

È ancora sciopero ad oltranza alla Autotrasporti Fratelli Berta di Telgate: da venerdì 23 aprile la cinquantina di lavoratori in organico tiene le braccia incrociate e sta in presidio. Da gennaio non ricevono lo stipendio.

“Prima dell’inizio della protesta l’attività dell’azienda era a pieno regime. Gli stipendi, però, non arrivavano: non vengono erogati da gennaio” spiega Cesare Beretta, segretario generale provinciale della FILT-CGIL di Bergamo. “Nonostante la pioggia di questi giorni i lavoratori non si arrendono e continuano la loro lotta sperando che i loro diritti trovino soddisfazione”.

In un accordo siglato il 23 marzo scorso l’azienda si impegnava al pagamento degli arretrati entro il 15 aprile: “Dopo aver disatteso quell’intesa, ancora oggi l’azienda non fa proposte concrete, sfugge all’applicazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, cambia interlocutore in continuazione e cerca di contattare in modo singolo alcuni lavoratori per convincerli a cessare la protesta con fantomatiche promesse alle quali più nessuno è disposto a credere” continua Beretta.

 

La FILT, attraverso l’Ufficio Vertenze della CGIL, si è attivata oramai da quasi tre settimane per richiedere l’istanza di fallimento al Tribunale di Bergamo.

“Già quindici giorni fa, inoltre, abbiamo inviato al Prefetto una richiesta di incontro dove spiegavamo i disagi e le umiliazioni che i lavoratori in gran parte immigrati (tutti sposati, con figli e mutui da pagare) sono costretti a subire. Non sono in condizione nemmeno di bloccare il proprio mutuo né di ottenere le agevolazioni dalle banche previste con l’accordo siglato lo scorso anno in occasione della crisi da CGIL, CISL e UIL di Bergamo. Ad oggi non è arrivato alcun segno d’interesse alla vicenda, nemmeno da parte del Prefetto che è il massimo organo di Governo presente sul territorio. La FILT-CGIL sta facendo quanto previsto contrattualmente e dalla legge in questi casi, anche se i tempi necessari per l’utilizzo degli strumenti in nostro possesso sono molto lunghi. Se i lavoratori, più volte convinti dalla FILT-CGIL a mantenere i nervi saldi e la calma necessaria, dovessero compiere atti inconsulti, la colpa non sarà sicuramente loro ma di chi ha contribuito a lasciarli soli per tutto questo tempo”.

 

 

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