CGIL MONZA E BRIANZA – Ufficio Stampa
 

QUATTRO ORE DI SCIOPERO PER LAVORO, FISCO EQUO E DIRITTI DI CITTADINANZA
Venerdì 12 marzo, con manifestazione a Monza a partire dalle ore 9.30

Quattro ore di sciopero generale, dalle ore 9, con appuntamenti in tutte le piazze d’Italia. Sono state indette per venerdì 12 marzo 2010 dalla CGIL, per sostenere la piattaforma con le proposte su lavoro, fisco e cittadinanza. A Monza lavoratori e pensionati si ritroveranno alle 9.30, in largo Mazzini. Da lì partirà un corteo diretto in piazza San Paolo, dove, intorno alle 11, sono previsti gli interventi di delegate e delegati di aziende in crisi e la conclusione di Maurizio Laini, Segretario della CGIL Lombardia.

Queste le modalità dello sciopero in Brianza, settore per settore: industria: 4 ore; alimentare e agricoltura: giornata; commercio: giornata; poste: giornata; scuola: giornata; università e ricerca: 4 ore; settori pubblici: giornata; cooperative sociali: giornata; banche e assicurazioni: giornata; Autoguidovie e ATM: dalle 18 alle 22; Sila Seregno: dalle 16 alle 20.

La prima richiesta che la CGIL avanza a Governo, Confindustria e a tutte le imprese è fermare i licenziamenti. Occorre garantire la prosecuzione dalla cassa integrazione in deroga, raddoppiare la durata dell’indennità di disoccupazione e della cassa integrazione, aumentare i massimali della CIG, sostenere il reddito ed estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori precari, prevedere periodi di formazione durante la CIG e incentivi per l’assunzione stabile di lavoratori disoccupati o in mobilità.

Il Governo ha utilizzato la crisi per allargare le diseguaglianze, scaricandone i costi maggiori su lavoratori e pensionati. Per questo, per loro, la CGIL chiede una risposta immediata: 500 euro per il 2010, come prima restituzione.

E’ indispensabile e possibile ridurre le tasse a lavoratori e pensionati, rilanciando la lotta all’evasione fiscale, abbassando la prima aliquota Irpef al 20 per cento, ripristinando il fiscal drag, dando risposte agli incapienti e unificando le detrazioni per i carichi familiari, tassando, al 20 per cento come in Europa (in Italia siamo al 12 per cento), le rendite finanziarie, i grandi patrimoni e le stock option.

Nello sciopero del 12 marzo le proposte della CGIL su lavoro e fisco si uniscono a quelle sui diritti di cittadinanza. Il futuro del nostro Paese passa anche attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù: occorre regolarizzare i migranti che lavorano, sospendere la legge Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, abolire il reato di clandestinità, riconoscere la cittadinanza alla nascita in Italia, estendere l’articolo 18 del Testo Unico sull’immigrazione equiparando il reato di caporalato a quello di tratta sugli esseri umani.

“Con questo sciopero –spiega Ermes Riva, Segretario Generale della Camera del Lavoro Territoriale di Monza e Brianza- la CGIL continua a essere in campo al fianco di lavoratori e pensionati, cercando e chiedendo risposte a una crisi sempre più dura. E’ importante che il 12 marzo ci sia una manifestazione anche a Monza, nel cuore della nuova Provincia: anche nel nostro territorio la crisi sta producendo costi occupazionali e sociali enormi. Per affrontarli, ognuno deve dare il proprio contributo. La CGIL c’è. A CISL e UIL diciamo che è il momento di muoversi: non possiamo più aspettare un Governo che sulla crisi non ha ancora fatto nulla. Negli ultimi giorni, ai tre temi centrali di questo sciopero se n’è aggiunto un quarto: l’approvazione, da parte del Senato, del DdL 1167/B, che non solo consente, di fatto, l’aggiramento dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma muta radicalmente tutta la filosofia del diritto del lavoro. Con queste modifiche il potere di ricatto del datore di lavoro ai danni del lavoratore è destinato a crescere, in deroga a leggi e contratti nazionali”.

Monza, 9 marzo 2010
 

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