Belotti spa di Suisio, quando il rinnovo diventa “integrativo fai-da-te”

ROTA, FIOM-CGIL: “PIÙ CHE UN’ALLEANZA, UN’OPERAZIONE MALDESTRA  SU CUI E’ STATA CHIESTA PURE L’APPROVAZIONE (PALESE) DEI LAVORATORI”

Il paradosso dell’imprenditore che convoca l’assemblea e fa votare anche i dipendenti

Bergamo, martedì 31 agosto 2010

Pur essendo stata presentata formalmente una piattaforma sindacale di FIM-CISL e FIOM-CGIL a fine giugno col consenso dei lavoratori, i proprietari dell’azienda metalmeccanica Belotti spa di Suisio hanno scelto di affrettare i tempi e in piena estate, il 29 luglio, hanno sottoposto ai propri lavoratori una proposta di modifica del contratto integrativo scaduto.

Il testo, definito dai suoi autori “più un’alleanza che un contratto sindacale” e frutto esclusivamente della penna della proprietà, prevede la riduzione del buono pasto e delle diarie per le trasferte all’estero. Ed è stata fatta votare ai lavoratori con voto palese.

“Più che un’alleanza tra i lavoratori che hanno votato a favore e l’azienda a noi pare proprio un’operazione maldestra e paradossale compiuta dalla Belotti per evitare di confrontarsi e discutere con il sindacato che aveva presentato unitariamente una piattaforma su cui si poteva cominciare a discutere dopo la pausa estiva: invece qui si è ricorsi all’integrativo fai-da-te, poi fatto anche votare dai lavoratori” ha commentato oggi Mirco Rota, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL. “Può anche accadere che in alcune situazioni non si verifichino le condizioni per un rinnovo. In questo caso l’azienda, però, anziché fare uno sforzo per garantire trattamenti identici al passatoha pensato esclusivamente ai propri interessi. A Bergamo la crisi, evidentemente, stimola le menti degli imprenditori e produce soluzioni più ‘alla cinese’ che ‘alla maniera europea’. Questa modalità non rappresenta certamente né un modello da sperimentare né uno stimolo per il sindacato. Questo è, invece, il classico comportamento dell’imprenditore che non vuole tra i piedi le organizzazioni sindacali, fino al punto di sostituirsi ad esse anche utilizzando i suoi strumenti democratici, come la convocazione di un’assemblea e il voto. Visto che la Belotti spa è associata a Confindustria di Bergamo ci piacerebbe sapere cosa ne pensa l’associazione di via Camozzi”.

Il 26 luglio FIOM e FIM avevano scritto una lettera a Confindustria lamentando l’indisponibilità della Belotti a fissare un incontro.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies