CGIL CISL UIL BERGAMO

OGGI LA PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO UNITARIO “PATTO PER L’OCCUPAZIONE, LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ”

Bergamo, giovedì 25 novembre 2010

Durante una conferenza stampa nella sede CGIL di via Garibaldi a Bergamo, oggi pomeriggio, Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL, Ferdinando Piccinini, segretario generale provinciale CISL, e Marco Cicerone, segretario generale provinciale UIL, hanno illustrato i contenuti del documento unitario Patto per l’occupazione, lo sviluppo e la competitività.

Patto per l’occupazione, lo sviluppo e la competitività

Per superare la crisi e riavviare lo sviluppo bisogna partire da idee e obiettivi condivisi. La soluzione ai temi della globalizzazione e della produttività deve essere perseguita senza diminuire tutele e diritti, ma sostenendo la crescita, la competitività, la professionalità dei lavoratori. Le crisi aziendali vanno superate attraverso la concertazione e azioni concrete che rendano attrattivo il nostro territorio per chi vuole investire e continuare a produrre.

Cgil Cisl e Uil ritengono positivo il confronto avviato a livello nazionale fra sindacati e imprese su emergenze sociali, mezzogiorno, innovazione e ricerca, semplificazione della pubblica amministrazione. Auspicano che i successivi confronti producano uguali risultati su: investimenti e produttività, federalismo, fisco. Cgil Cisl Uil intendono dare continuità alle importanti intese innovative realizzate in questi anni (accordo valle Seriana, valle Brembana, contratti di solidarietà, apprendistato).


Nel merito occorre:

1. Sostenere in tutte le sedi una riforma della fiscalità che diminuisca la tassazione sul reddito da lavoro e impresa e ne sposti il carico più sulle rendite e i patrimoni. Occorre un intervento deciso per diminuire drasticamente i tempi di pagamento per servizi resi da parte degli enti pubblici, serve un patto di stabilità meno ottuso, lo sblocco dell’autonomia fiscale, un ruolo attivo degli enti locali nel contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, utilizzando le risorse recuperate per politiche sociali sul territorio.

2. Sostenere il manifatturiero, settore decisivo per la crescita del territorio, con una politica industriale nazionale e regionale che incentivi i tre fattori chiave della competizione: innovazione, ricerca e sviluppo, internazionalizzazione. Servono politiche per incentivare le aggregazioni,

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