DDL 1167/b, UNA LEGGE CONTRO IL LAVORO DIPENDENTE

Domani a Bergamo, Fulvio Fammoni della segreteria nazionale CGIL e l’ex Ministro Tiziano Treu a Bergamo

Bergamo, martedì 23 marzo 2010

Cambiano le regole del mercato del lavoro dopo l’approvazione del ddl 1167/b, il collegato alla Finanziaria sui temi del lavoro, a cui il Senato ha dato il suo via libera all’inizio di marzo. La misura che più ha sollevato proteste e polemiche è quella sull’arbitrato: le nuove disposizioni legislative prevedono che le controversie tra datore di lavoro e lavoratore dipendente possano essere risolte anche in sede di arbitrato, in alternativa al giudice del lavoro. L’arbitro si esprimerà in merito ai licenziamenti “secondo equità”. Cioè anche senza tener conto di leggi e contratti vigenti, ma utilizzando ‘buon senso’.

Per discutere dei contenuti del Disegno di legge, la CGIL di Bergamo organizza un’iniziativa pubblica, domani, mercoledì 24 marzo, dalle ore 18, nella sala del Mutuo Soccorso di via Zambonate. Interverranno Fulvio Fammoni della segreteria nazionale CGIL, il senatore Tiziano Treu, docente di Diritto del Lavoro, Vicepresidente della Commissione Lavoro del Senato ed ex Ministro della Repubblica, l’avvocato Cosimo Francioso, giuslavorista della Consulta Nazionale FIOM CGIL, Maurizio Martina, segretario del PD della Lombardia, e Luigi Bresciani, segretario generale della CGIL di Bergamo.

Per la CGIL il ddl 1167/b “aggira lo Statuto dei Lavoratori e nei fatti svuota la tutela dei lavoratori dai licenziamenti senza giusta causa. Con la certificazione del contratto di lavoro individuale, che può derogare al diritto stesso di rivolgersi ad un giudice imparziale, tenuto ad applicare le leggi, l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non potrà più essere invocato, pur rimanendo in vigore. Quando si attiva questo meccanismo? Nel momento dell’offerta di un posto di lavoro, cioè quando è più evidente la debolezza del lavoratore che rischia la mancata assunzione. Ma non basta, il testo approvato contiene anche la norma sull’apprendistato a quindici anni, derogando contemporaneamente all’obbligo scolastico e all’età minima per il lavoro minorile fissata a sedici anni”.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies