CGIL BRESCIA

Brescia, 19 gennaio 2010

Comunicato stampa

Delibere discriminatorie a Castelmella e Chiari: condannati i due Comuni

Una doppia sconfitta per le amministrazioni comunali di Castelmella e Chiari e i loro tentativi di discriminare e dividere attraverso le politiche di welfare locale.
Oggi il tribunale di Brescia - in seguito a due ricorsi presentati da Fondazione Piccini, Associazione studi giuridici sull'immigrazione e Cgil - ha infatti definito discriminatorie due delibere dei Comuni di Castelmella e Chiari.
L'Amministrazione di Castelmella aveva stabilito in una delibera il riconoscimento di borse di studio a studenti delle scuole medie di sola nazionalità italiana. Oggi, abbiamo appreso che l'Amministrazione, dopo aver avuto notizia del ricorso, ha ritirato l'ordinanza discriminatoria, riaprendo i termini per l'ottenimento delle borse di studio e soprattutto togliendo l'odiosa discriminazione in base alla nazionalità. Il Comune è stato comunque condannato al pagamento delle spese legali (600 euro).
A Chiari, invece, il Comune non ha ritirato la delibera “Premi di eccellenza scolastica” che dà in omaggio computer portatili a studenti meritevoli italiani ed è stato condannato per il suo atteggiamento discriminatorio. Ebbene, in base alla sentenza di oggi del tribunale di Brescia, dovrà pagare le spese legali (2.500 euro), dovrà modificare la delibera fissando nuovi termini di scadenza e tolgiendo gli elementi discriminatori, dovrà pubblicare a sue spese tale provvedimento sul quotidiano Bresciaoggi e sul sito del comune di Chiari.
Il 27 gennaio è ora prevista la sentenza del tribunale civile per il ricorso sulla delibera del Comune di Trenzano che impone l'uso della lingua italiana per le manifestazioni pubbliche.

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