CGIL BERGAMO

Per il milione e mezzo di lavoratori precari iscritti alla Gestione separata Inps

PENSIONI BASSE NEL FUTURO DEI PARASUBORDINATI.
NIDIL-CGIL: “FATE ATTENZIONE CHE I CONTRIBUTI VENGANO VERSATI REGOLARMENTE DAI DATORI DI LAVORO”.
IN CORSO L’INVIO DEI MODELLI ECO PER VERIFICARLO

Bergamo, mercoledì 3 novembre 2010

Un mese fa aveva provocato polemiche il presidente nazionale dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, per l’infelice dichiarazione secondo cui “se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”. Proprio in questi giorni l’Istituto nazionale di Previdenza Sociale sta inviando l’estratto conto contributivo (ECO) col quale questi lavoratori potranno verificare se tutti i contributi sono stati regolarmente versati: ci sono, infatti, cinque anni per denunciare eventuali mancanze e recuperare quanto non versato.

Per questo NIDIL-CGIL invita i lavoratori parasubordinati a recarsi presso le sedi del sindacato degli atipici o del patronato INCA per verificare la propria posizione contributiva. “Si stima che se rimarranno collaboratori a vita, a 65 anni di età e dopo 40 anni di lavoro in collaborazione, i giovani parasubordinati di oggi riceveranno una pensione pari a circa il 40% delle ultime retribuzioni” commenta Mauro Rossi, segretario generale provinciale di NIDIL. “A maggior ragione occorre controllare che i già esigui contributi vengano effettivamente versati dai datori di lavoro. I parasubordinati di cui ha parlato Mastrapasqua sono un milione e mezzo di precari iscritti alla Gestione separata Inps tra collaboratori a progetto, co.co.co., associati in partecipazione, collaboratori occasionali oltre i 5.000 euro”.

L’esiguità dell’ammontare delle future pensioni deriva da retribuzioni basse, spesso non adeguate al lavoro svolto, ma anche da altri motivi: “I parasubordinati versano per la pensione solamente il 26% della retribuzione mentre un lavoratore dipendente versa il 33%” continua Rossi.

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