“I loro rapporti di lavoro sono discontinui, e ciò pesa sulla contribuzione previdenziale. Inoltre il Governo ha adottato nuovi e più penalizzanti coefficienti di calcolo della pensione, senza istituire l’apposito tavolo con le organizzazioni sindacali: un tavolo, previsto dalla legge, che ha il compito adeguare i coefficienti per assicurare così pensioni dignitose ai lavoratori”.
Per i lavoratori che vogliano contattare NIDIL-CGIL:
Sede di Bergamo – lunedì, martedì e venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30 / giovedì dalle 8:30 alle 12:30 / primo e terzo sabato del mese dalle 9 alle 12 (tel.035.35.94.183)
Treviglio – tutti i giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 18:30
Recapiti INCA-CGIL:
presso CGIL via Garibaldi 3, tel. 035.3594.120 fax 035.3594.139
lunedì 8.30 - 14.30, da martedì a venerdì 8.30 - 12.00 e 14.30 - 18.30, sabato 8.30 - 11.30
Già dal 2009, con una petizione che ha raccolto oltre 30.000 firme in tutta Italia, NIDIL-CGIL chiede che:
• siano rivisti i coefficienti di calcolo affinché la pensione sia pari almeno al 60% delle ultime retribuzioni;
• i lavoratori parasubordinati guadagnino almeno quanto i lavoratori dipendenti di analoga professionalità, agganciando i loro compensi ai minimi dei contratti nazionali di riferimento;
• vengano aumentati i versamenti pensionistici per i parasubordinati;
• venga resa obbligatoria, e venga innalzata dal 4% al 18%, la rivalsa previdenziale per i lavoratori con partita Iva iscritti alla Gestione separata;
• venga previsto per legge un costo aggiuntivo del 4% a carico delle imprese per l'utilizzo di lavoro parasubordinato, e che tale somma sia destinata all’aggiornamento professionale e alla pensione integrativa;
• sia data ai parasubordinati la possibilità di accumulare tutti i contributi presenti in qualsiasi gestione pensionistica;
• e infine siano previste forme di sostegno per i periodi di non lavoro, col conseguente riconoscimento dei contributi figurativi.