CGIL e UNIA per i diritti dei frontalieri

Unione e solidarietà fanno vincere i lavoratori

Sono tempi difficili, chi lo può negare? La crisi che interessa tutto il sistema economico occidentale, il ritorno di strategie padronali volte a erodere i diritti acquisiti dai lavoratori e a negarne di nuovi, la paura indotta da un futuro troppo denso di incertezze, sono fattori che potenziandosi l’uno con l’altro rendono il lavoro del sindacato ogni giorno più difficile.
Eppure storicamente i lavoratori hanno sempre vinto uniti, mai divisi.
Anche il non facile cammino della collaborazione sindacale transfrontaliera, che tante conquiste importanti ha dato in questi anni ai lavoratori, si è sviluppato anche grazie alla reazione unitaria contro progetti politici che miravano a dividere e discriminare i lavoratori ticinesi e frontalieri. Come negli anni ‘90, quando contro uno sciagurato disegno per l’introduzione di salari differenziati proposto dall’allora consigliera Masoni, i lavoratori e i sindacati italiani e svizzeri fecero fronte unico, riuscendo in breve a smantellare quel brutto progetto. Ma pensiamo anche alle battaglie per la disoccupazione speciale per i frontalieri o alle recenti manifestazioni contro le politiche economiche della Confederazione e quelle fiscali del Governo italiano. Tante sono le battaglie che si sono affrontate con l’unità di tutti i lavoratori e che si sono vinte proprio grazie alla forza di un fronte unico e compatto.
Così dobbiamo fare anche ora, per combattere il tentativo delle forze padronali di instaurare forme di dumping salariale, in modo particolare nei settori del terziario e dei servizi, soprattutto con l'uso esasperato del lavoro precario. Manovre, queste, che partono dalla destra e dal padronato, e che mirano a danneggiare e dividere tanto i lavoratori ticinesi quanto i frontalieri.
Ancora una volta occorre un’analisi lucida e disincantata sulle motivazioni che spingono queste forze ad introdurre misure che dividono e discriminano, con l’obiettivo, sempre chiaro, di incrinare il fronte unitario di sindacati e lavoratori. La risposta, oggi come allora, non può che essere quella di una sempre più convinta coesione tra i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali.
Dobbiamo essere sempre consapevoli, e questi anni di proficua collaborazione ce lo dimostrano molto chiaramente, che lottare per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori vuol dire impegnarsi per i diritti di tutti, senza distinzioni.
Unia e Cgil forti di questa certezza hanno costruito una collaborazione positiva che ha portato molte conquiste per i diritti dei lavoratori. Una collaborazione che, ne sono certo, darà ancora frutti importanti.

 


Claudio Pozzetti
Responsabile nazionale CGIL Frontalieri
 

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