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BERGAMO

PRECARI DELL’INPS, A RISCHIO IL RINNOVO DEI CONTRATTI
Lunedì 20 dicembre la giornata nazionale di mobilitazione. A Bergamo volantinaggio con presidio davanti alla Prefettura a partire dalle 13.00

Bergamo, venerdì 17 dicembre 2010

Rischiano fortemente che i loro contratti di somministrazione a termine non vengano rinnovati: sono i lavoratori precari dell’INPS, 1800 persone in tutt’Italia, 17 a Bergamo. Il loro destino lavorativo è appeso all’applicazione del decreto n. 78/2010 che prevede il taglio del 50% del lavoro temporaneo presso la pubblica amministrazione.

Per loro NIDIL-CGIL, FELSA-CISL e CPO-UIL hanno organizzato lunedì prossimo, 20 dicembre, una giornata nazionale di mobilitazione: a Bergamo si terrà un volantinaggio con presidio davanti alla Prefettura in via Tasso a partire dalle ore 13.00. A livello provinciale hanno dato il loro appoggio anche le categorie FP-CGIL, FPS-CISL e UILPA-UIL.

I contratti di lavoro di queste persone scadranno a fine anno. A Bergamo a rischiare il posto sono quasi tutti giovani che da anni si occupano di liquidare prestazioni sociali e previdenziali, lavoratori coi quali l’Istituto fa fronte al blocco del turn over (sostituzione dei pensionamenti) e dei concorsi.

Il ricorso al lavoro atipico nella pubblica amministrazione è, infatti, per i sindacati, “figlio del blocco del turn over e del mancato adeguamento, attraverso pubblici concorsi, delle piante organiche degli enti. Adesso tali lavoratori chiamati a svolgere un lavoro, spesso ordinario e strutturale negli enti, utile perché produce servizi necessari ai cittadini e alle imprese, vengono cancellati con un colpo di spugna per contribuire al ripiano dei conti pubblici”.

“Chi offrirà servizi essenziali come cassa integrazione, disoccupazione, invalidità civili ai cittadini e alle imprese dopo il taglio? Che fine faranno questi lavoratori?” si chiedono i sindacati.

NIDIL-CGIL, FELSA-CISL e UIL-CPO fanno appello:

a tutti i lavoratori dell'INPS affinché diano solidarietà e sostegno alla vertenza dei loro colleghi precari;

all'INPS affinché si proroghino i contratti di tutti i lavoratori, inizialmente almeno fino al 31 marzo 2011;

al Governo e al Parlamento affinché venga modificata e la legge n.122/2010 ed eliminato il taglio che colpisce il lavoro e servizi essenziali ai cittadini e alle imprese.

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