La Settimana per l’Energia, aperta ieri a Bergamo

CHIARI, FILLEA-CGIL: “PERICOLOSA LA DICHIARAZIONE DI CARRARA QUANDO DICE CHE LA NUOVA NORMATIVA ANTIMAFIA STA TAGLIANDO LE GAMBE ALLE IMPRESE”

Bergamo, martedì 9 novembre 2010

Di seguito, vi invio la nota di Angelo Chiari, segretario generale provinciale della FILLEA-CGIL, in merito all’interveto di ieri del Presidente dell’associazione Artigiani di Bergamo Angelo Carrara alla Fiera Nuova durante l’apertura della Settimana per l’Energia.

“All’avvio dell’iniziativa meritoria organizzata dall’Associazione Artigiani di Bergamo e da Confindustria, il Presidente degli artigiani Angelo Carrara, ieri, ha rilasciato una dichiarazione quantomeno inopportuna e per alcuni versi pericolosa. Ha dichiarato che un grave problema per le nostre imprese artigiane è l’eccessiva burocratizzazione delle norme e delle procedure e, testuali parole riprese dalla stampa locale, ‘la nuova normativa antimafia, pur con premesse condivisibili, sta tagliando le gambe alle nostre imprese’.

Certo anche noi riteniamo che ci sia la necessità di una semplificazione normativa nelle piccole imprese artigiane: su questo punto Carrara trova d’accordo (da anni, peraltro) la CGIL e la FILLEA. Eppure, riteniamo sbagliato e superficiale mescolare e confondere procedure delicate che garantiscano dalle infiltrazioni mafiose con quelle di pura burocrazia deleteria.

Il rischio di avere una presenza mafiosa nei nostri cantieri non è così improbabile, soprattutto in tempi di grandi opere come l’Expo, la Brebemi, la Pedemontana, la Tem. Tracce mafiose sono già documentate e note da tempo.

Riteniamo, perciò, che altre siano le priorità per il rilancio dell’economia bergamasca e delle sue imprese: nello specifico, ad esempio, pensiamo che al Governo sia necessario chiedere l’allentamento del Patto di stabilità per quegli Enti locali che hanno risorse finanziarie a disposizione e i bilanci in attivo. Questa disponibilità di fondi darebbe davvero la possibilità di risollevarsi alle imprese artigiane, soprattutto edili.

Inoltre, in tema di semplificazione burocratica, ci sembra opportuno chiedere al Governo di emanare al più presto le linee guida che permettano di utilizzare procedure standardizzate (quindi più semplici e rapide) per la realizzazione della valutazione dei rischi nelle imprese. È un provvedimento già previsto dall’articolo 6 delle legge 81 del 2008 e che riguarda specificatamente le imprese fino a dieci dipendenti.

Prima di prendersela in modo sconsiderato con la normativa antimafia, che tra l’altro garantisce il lavoro delle imprese sane, si risolvano, dunque, storture e nodi, sempre denunciati e mai risolti”.

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